Accensione Riscaldamento Emilia-Romagna
Accensione Riscaldamento Emilia-Romagna
Riscaldamento stagione invernale 2023/2024: quando si potrà accendere il riscaldamento in Emilia Romagna? La normativa in vigore e le eccezioni.
Accensione Riscaldamento Emilia-Romagna
Da domenica 22 ottobre 2023, fino al 7 aprile 2024 si potrà accendere il riscaldamento in Emilia-Romagna.
La Regione si trova quasi interamente nella Fascia E (la penultima delle 6 fasce), quindi i cittadini avranno facoltà di accendere il riscaldamento per 13 ore al giorno, dal 22 ottobre 2023 al 7 aprile 2024.
Fanno eccezione alcune località montane, inserite nella fascia F che non hanno alcuna limitazione all’accensione. Eccezione anche per i Comuni considerati più caldi, come Forlì e Forlimpopoli, che potranno accendere i riscaldamenti per 11 ore al giorno (e non 13), a partire dall’8 novembre 2023 fino al 7 aprile 2024.
La data di accensione, prevista inizialmente per il 15 ottobre 2023, è stata rivista a causa delle alte temperature registrate in Regione fino alla scorsa settimana.
Emilia-Romagna Zona E
L’Emilia-Romagna fa parte della Zona E, insieme a Comuni come Milano e Torino, con clima rigido e temperature molto basse. Tra le principali città, incluse nella Zona E, troviamo: Bologna, Modena, Parma, Reggio Emilia, Rimini, Piacenza, Ravenna.
Accensione Riscaldamento Bologna
Per quanto riguarda Bologna, il sindaco Matteo Lepore ha firmato l’ordinanza che consente la riaccensione degli impianti di riscaldamento a partire da domenica 22 ottobre, una settimana dopo la data prevista del 15 ottobre.
Sono esclusi dalla disposizione: ospedali, cliniche, case di cura, strutture protette e altri servizi sociali pubblici, scuole materne e asili nido, edifici adibiti ad attività industriali e artigianali nei casi legati ad esigenze tecnologiche o di produzione, piscine e saune, sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, non collocate in stabili condominiali. Sono esclusi dall’ordinanza anche gli edifici con il riscaldamento interamente alimentato da fonti di energia rinnovabile che non genera emissioni.
Piano Nazionale di contenimento dei consumi di gas
Il posticipo dell’accensione del riscaldamento, inoltre, si colloca nel Piano Nazionale di contenimento dei consumi di gas, approvato lo scorso anno dal Ministero della Transizione Ecologica, che aveva rinviato l’accensione dei riscaldamenti dal 15 al 22 ottobre (per la zona climatica E di cui fa parte Bologna) per abbattere i consumi di gas naturale, attraverso l’introduzione di limiti di temperatura, di ore giornaliere di accensione e di durata del periodo di riscaldamento.
L’ordinanza, infatti, prevede l’accensione dei termosifoni per un limite massimo di 13 ore giornaliere, comprese tra le ore 5 e le 23 di ciascun giorno; a una temperatura massima di 19°C + 2°C di tolleranza per tutti gli edifici, a esclusione di quelli adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili il cui limite rimane invariato a 18°C + 2°C di tolleranza.
Come risparmiare sul riscaldamento?
Una volta compreso quando si può accendere il riscaldamento, è importante conoscere le strategie per ammortizzare i consumi in bolletta. Ecco qui qualche piccolo accorgimento consigliato da Diolaiti Mario, specializzato nell’installazione e manutenzione di impianti di riscaldamento in Emilia-Romagna.
La tua caldaia è pronta per l’accensione?
È’ importante sapere che le operazioni di controllo e manutenzione degli impianti devono essere sempre eseguite da ditte specializzate che rispondano ai requisiti previsti dalla normativa vigente, come Diolaiti Mario.
Con la stagione fredda alle porte, in caso di manutenzioni, guasti o necessità di sostituzione, diventa imperativo contattare degli esperti.